Camole del miele

La camola del miele è la larva della falena della cera, un insetto che in natura vive nelle arnie nutrendosi di cera, residui di miele e polline. Il corpo è carnoso, di colore chiaro, con la testa brunita, e può raggiungere i 2,5-3 cm di lunghezza nella fase larvale.  Il motivo principale per cui le camole vengono impiegate tanto spesso nella terraristica è la loro composizione: sono ricchissime di grassi, caratteristica che le rende particolarmente utili in determinati contesti:

- Animali debilitati o in convalescenza, che necessitano di energia facilmente assimilabile;
- Specie in fase di bruma (letargo o semi-letargo), quando le energie sono ridotte al minimo;
- Individui in crescita, ma solo se bilanciati da altri alimenti a più alto contenuto proteico.

Conservazione:
Una delle caratteristiche più apprezzate da allevatori e appassionati è la facilità di conservazione. Le camole possono essere mantenute vive in frigorifero (tra i 5 e i 10 °C), dove rallentano il metabolismo senza morire. In alternativa, a temperatura ambiente si sviluppano più rapidamente, fino a impuparsi e trasformarsi in falene.

Sebbene siano molto comuni nel mondo dei rettili e degli anfibi, le camole del miele sono usate anche in altri contesti:

- Ornitologia: uccelli insettivori ne vanno ghiotti, specie durante la cova e l’allevamento dei pulli.

- Pesca sportiva: sono un’esca naturale molto efficace per trote, carpe, cavedani e persici.

- Formicai domestici: alcune specie di formiche ne apprezzano le interiora, impiegate come fonte proteica.